Questo è stato il commento che ho sentito esprimere da un membro dell’equipaggio di uno dei 4 velocissimi scafi “Campione del Garda” – fra i pochi a poter concorrere con Alfa Romeo 2, sia in lunghezza che per doti veliche – appena sceso a terra, nel primo pomeriggio di domenica, quando ancora molte delle barche lottavano con l’inesistente vento per raggiungere il traguardo.
Lunghissima. Nonostante il percorso ridotto di quasi un terzo (rispetto alle 16 miglia tipicamente in programma), il vincitore – Alfa Romeo 2, NZL80, di Neville Crichton – ci ha messo quasi 3 ore a completare la competizione, staccando solo di un minuto (!!!) il solito Maxi Jena, nelle mani di Mitjia Kosmina, che alla fine si è sportivamente congratulato con l’armatore vincitore. Peraltro a Maxi Jena va il merito di non aver molltato un solo attimo: fino all’ultimo bordo è stata sempre in vantaggio, seppur di poco, sul rivale con targa …ehm..numero velico neozelandese.
Ospite d’eccezione a bordo di Alfa Romeo, John Elkann si è dichiarato: “…impressionato dall’intensità della partecipazione, sia in mare che a terra.” In effetti, risultati sportivi a parte, ciò che conta in una manifestazione del genere sono altri aspetti. La partecipazione (di velisti e non) soprattutto: quasi 2000 iscritti (1912 dice un comunicato ufficiale), pronti a sfondare la barriera del terzo migliaio il prossimo anno, e poi una marea di spettatori. Alla fine sono arrivati in 191, tutti “eroi”, almeno per pazienza. Qui la classifica completa.
E poi le manifestazioni collaterali (si fa per dire): Piazza dell’Unità, che ha ospitato la sera del sabato il concerto di Frankie Hi Energy e poi quello di Elio e le Storie Tese era piena al limite della sua capacità. Gli organizzatori parlano di circa 350.000 (trecentocinquantamila!) spettatori, non so se contando o meno i 25.000 che erano in barca!
Bello anche lo spettacolo a terra, quindi, ma l’anno prossimo vorrei essere lì in barca!