Simulatore di Vela con Google Earth

E’ stato già scritto che questo è “…il miglior esempio di utilizzo delle API del plugin di Google Earth”. C’è da crederci!
In realtà si tratta di un simulatore di navi, e non proprio di imbarcazioni a vela (la cui fisica, tra l’altro, è un po’ più complessa). Ugualmente stupefacente.

Qui il post del blog di Google Earth che ne spiega l‘origine e le potenzialità.

Angeli nel Vento: la vela per tutti. Tutti!

La Provincia di Roma, la Asd (Associazione Sportivo Dilettantistica) Anemos, l’Asd Team Vela Italia e probabilmente una serie di altri partner che al momeno mi sfuggono, hanno organizzato per questo weekend (e anche per lo scorso) una iniziativa pregevole, battezzata Angeli nel Vento. L’obiettivo è consentire a ragazzi disabili di avvicinarsi al mondo della vela. Per tale motivo sono state coinvolte diverse barche (grazie ai disponibilissimi armatori!) e molti velisti. Avrò il piacere di fare la mia parte domani, domenica 17, tempo permettendo, sulla barca con cui ho corso il Campionato Invernale.

Se vi va di dare il vostro contributo potete presentarvi presso lo stand (riconoscibile perchè sormontato da una barca di 10 metri!), proprio a metà del lungomare del Porto di Roma (Ostia, lato Fiumicino). Per un modesto contributo (10 euro) vi portate a casa una maglietta, ma soprattutto contribuite ad una importante causa.

Per approfondimenti: Provincia, Solo Vela (che riporta le info più corrette) e i siti delle due associazioni.

La 33ma Coppa America: una Sfida a Due sui Multiscafi

“Sembra” (Appers dice l’articolo sull’organo ufficale dell’ISAF) che nell’incontro di oggi si sia deciso per i giganteschi trimarani. 90 piedi di lunghezza per altrettanti di larghezza. Oracle ha lanciato il suo da qualche mese, mentre Alinghi deve ancora metterlo in acqua (e anche costruirlo, per quanto ne sappiamo!).

Rimane la questione della data. Oracle punta a Febbraio 2010, Alinghi al successivo mese di Maggio. E non è escluso che si torni in aula per dirimere questo ulteriore disaccordo. Cheppalle!

Il Club Nautico di Ginevra ha formalmente accettato la candidatura di Oracle come sfidante, dicendosi aperto anche a valutare l’ingresso di nuovi concorrenti (analogamente a quanto è successo nelle ultime edizioni, con il challeger deciso dalla Louis Vuitton Cup).

SNG expressed its willingness for the challenger selection to be open to other teams and has encouraged GGYC to do so by offering them more time for teams to prepare if necessary. It was also stated that the SNG would be flexible and ready to discuss other terms of the 33rd America’s Cup such as race format, venue or calendar.

Nonostante i segnali di apertura, non sono molto confidente sulla riuscita dell’evento. Dal punto di vista dello spettacolo vedere questi giganti del mare capaci di velocità folli potrà forse essere interessante, ma dal punto di vista dello sport…insomma, ho parecchi dubbi.

33ma America’s Cup: la corte decide per noi

La notizia era attesa proprio in questi giorni. Adesso è ufficiale.

La corte di New York ha deliberato a favore del Golden Gate Yacht Club (quello di Oracle-BMW), dichiarando sostanzialmente non valida la candidatura del CNEV (Club Nautico Espanol De Vela), costituito in fretta e furia esclusivamente per rispondere al bando.

A questo punto la cosa più probabile è che si corra con questi dannati multiscafi, e che la brocca venga contesa esclusivamente dal Defender (Alinghi) e dallo sfidante (Oracle).

[Fonte]

BMW fugge dall’America’s Cup

EDIT: Mi dimostrerei un vero irresponsabile se non ammettessi di essere cascato nel banalissimo scherzone (aka: pesce d’Aprile) di Sailkarma. D’oh!

E’ una cattiva notizia, in linea di massima. Crisi, pochi soldi, pochi investimenti.

E giustamente le aziende cominciano a tagliare le sponsorship. BMW lascia in braghe di tela (uhm, no, secondo me qualche spicciolo in tasca al povero Laurence è rimasto) Oracle, nella sua sfida alla rinomata brocca. Proprio in questi giorni si attende il verdetto: si correrà sui multiscafi o no?

[via]

Stretti al Vento: I Navigatori Oceanici in Solitario

Qualche giorno fa ho letto di Stretti al Vento, un film documentario sui più famosi navigatori italiani che negli ultmi anni si sono impegnati nell’ardua impresa di attraversare l’Atlantico su un minusclo guscio di 6 metri e mezzo (un minitransat) o addirittura di circumnavigare il globo senza scalo, senza assistenza ed in solitario!

Stretti al VentoOggi pomeriggio, un po spinto da Luca, ed un po’ perchè solamente il mare (anche solo a vederlo su un video) poteva farmi riprendere da una giornata di lavoro parecchio complicata, sono andato alla “prima”, al cinema “Aquila” al Pigneto.

Il documentario è parecchio interessante. Aldilà delle splendide (e qualche volta paurose) immagini delle scorazzate oceaniche dei protagonisti, emerge dalle interviste al giovane Andrea Pendibene, all’intramontabile Giovanni Soldini, a quel matto di Vittorio Malingri (il migliore!) e ad altri illustri personaggi, uno spirito che illumina e guida i navigatori oceanici. Tutte le loro esperienze sono accomunate soprattutto dall’intensità della relazione che hanno vissuto con le forze della natura che li hanno accompagnati in questi lunghi viaggi.

Consiglio assolutamente la visione!

Una scusa in più per per farvi sapere che Andrea Iacopini giusto stamattina è montato a bordo del suo Adrenalina ITA 156 per andare a fare la prima regata in quel di Sanremo. Buon vento!

Volvo Ocean Race: fare match race in mezzo all’Oceano

Uno non si immagina che in una tappa di 12000 miglia (dodicimila!!!) ci si metta a fare tattica, a coprire l’avversario. E invece…

Volvo Ocean Race 2008-2009
Volvo Ocean Race 2008-2009

 

 

Come potete vedere dalla breve animazione che ho realizzato, la barca in testa (Ericsson 3), che grazie ad un’azzeccatissima lettura del meteo nella scorsa settimana aveva guadagnato oltre 300 miglia di vantaggio, negli ultimi due giorni ha rinunciato a buona parte di questo vantaggio pur di mettersi nella rotta ideale che congiunge il resto della flotta con il primo traguardo obbligato, ovvero Capo Horn. Da un punto di vista tattico questo è ineccepibile. Il criterio di fondo è: mi metto qui, e tu di qui ci devi passare per forza. E se ci arrivi veloce, come minimo prendo lo stesso vento tuo.

Ineccepibile. Solo che uno non si aspetta di farlo in mezzo al Pacifico, ecco.

Extreme 40: Video Spettacolare. Scuffie ed Ingavonate in Piena Velocità

Potete chiedere a qualunque velista. Anche i meno puristi vi risponderanno che fare la Coppa America sui multiscafi non ha senso. Tutta velocità e niente tattica. I gusto della competizione ne risulterebbe senz’altro alterato.

Ma quando vedo questi mostri sfrecciare a velocità impensabili per la maggior parte delle barche spinte dalla sola propulsione del vento, mi viene la pelle d’oca pure sulle unghie (cit.).

Visto oggi sul sito di Adesso Vela.

Arriva la Nuova Luna Rossa

Appena “sbarcata” davanti alla sede del sindacato italiano che ha partecipato all’ultima edizione della America’s Cup, ecco la lunga e slanciata forma di un STP65 ancora caricato sul camion che l’ha portato lì, ovviamente ancora senza appendici ed albero.

La sigla STP65 identifica una classe di costituzione relativamente recente. Un racer di 65 piedi (20 metri circa), con bompresso fisso, armo a sloop (naturalmente con la possibilità di aggiungere l’ormai onnipresente staysail) e performance da purosangue. La chiglia non è basculante (il che rende la barca perfetta per le regate fra le boe), ma retrattile, potendo risalire dai 4.8 metri di profondità fino a circa 3. L’albero è alto oltre 30 metri, per una superficie velica davvero imponente.

Ne vedremo delle belle. Speriamo anche in TV.

La Nuova (33ma) Coppa America (e la Sfida Italiana)

Forse non lo sapete. Ma a Valencia si inizia a gareggiare (o meglio regatare) da oggi!

Di recente la vicenda legale che ha visto i potenziali concorrenti bloccati in tribunale invece che a bordeggiare in qualche amena località ha avuto rapidi, rocamboleschi ed inaspettati esiti. Stufi di stare a litigare con le carte, molti dei veri velisti che compongono quel meraviglioso circus hanno deciso di tornare a divertisri un po’ in acqua: si regata con le vecchie regole, ma soprattutto con le vecchie barche. E poi si vedrà! Dubito che l’evento in corso da oggi nelle acque di Valencia o in quelle di Auckland (in occasione della Louis Vuitton Pacific Series – LVPS) venga coperto dai media, specialmente da quelli italiani. Ma è bello pensare che al timone di quelle iniziative non ci siano solo avvocati.

Il Logo di 'Italia Challenge', la nuova sfida tutta Italiana alla Coppa America
Il logo di Italia Challenge, la sfida tutta Italiana alla prossima Coppa America

E poi….c’è una bella novità: un consorzio tutto italiano, con i nostri migliori elementi, si prepara a sfidare gli attuali detentori del titolo!

Il sito (che potete visitare facendo click sul logo qui a fianco) è palesemente fresco di costruzione, con qualche elemento ancora da sistemare. Chissà che parte del budget (‘…vicino al mezzo milione di euro, per la [tag]LVPS[/tag]…‘) è dedicato alle attività di comunicazione…