E’ così che mio fratello ha ribattezzato Ragusa.
Latitudine vicina al 36° parallelo, un po’ più a sud di Tunisi, lo sapevate?
Fuori il vento sferza l’ulivo, a momenti sembra quasi che possa abbatterlo. La coltre densa che vedo è di un grigio che a Roma raramente si vede.
Nel caldo di casa mia sorseggio un the, Orange & Cinnamon. Sì, Arancia e Cannella, quando torno a casa pare mi si riaccendano i sensi!.
C’è un fatto innegabile: 20 anni fa l’umidità di questo posto non era lo stesso di oggi. Le dicerie, tutt’altro che infondate, sostengono che dipenda dalla recente costruzione della Diga di Santa Rosalia, che pare abbia modificato in maniera consistente l’umidità dell’ambiente.
Non che manchino le giornate belle, ovviamente, ma quelle brutte sono diventate più brutte. E poi c’è u fatto innegabile: spesso a mare o a Catania c’è il sole, mentre qui (in parte giustificato dal fatto che siamo in collina a 600 metri s.l.m.), è completamente coperto.
Che le giornate belle non manchino è anche documentato dalla trasmissine che il rosso Mengacci sta conducendo (in differita di una settimana esatta) su Rete 4. Trasmettono dalla Piazza del Duomo di Ragusa Ibla. Il Duomo di San Giorgio si staglia, come in quasi tutte le cartoline che lo ritraggono, contro un cielo azzurro, ma di un azzurro che chi vive in pianura difficilmente conosce.