Android SDK beta. Ancora un passo verso l’anti-iPhone.

Mi pare superfluo replicare le migliaia di post (centinaia in italiano) che in queste ore/giorni segnalano l’uscita di una beta dell’atteso SDK. Piuttosto mi limito a segnalare una delle review meglo fatte (quella di Ars Tecnica) che entra un minimo nei dettagli della piattaforma.

Le cose (IMO) più significative:

  • C’è grande differenza, anche nelle API, fra questa versione e le precedenti, e benchè Google abbia pubblicato esaustiva documentazione sulle differenze, non è detto che il porting di un’applicazione sia semplice. D’altro canto non credo che qualcuno abbia investito massicciamente su un a piattaforma ancora dischiaratamente instabile.
  • L’interfaccia è decisamente migliorata e resa più uniforme.
  • E’ migliorato (parrebbe di molto) il set delle applicazioni fornite con lo stack [tag]Android[/tag].

Rimane la questione della disponibilità del sorgente, già discussa qui in passato.

Google has repeatedly touted the inclusiveness of an open platform as the primary quality that differentiates Android from competing mobile operating systems. Unfortunately, mismanagement and market pressures have largely undermined that advantage and disenfranchised some of the Linux enthusiasts in the third-party developer community.

Non credo ci siano mai stati dubbi sul fatto che il tema è di fondamentale importanza, soprattutto in un momento in cui il mercato rischia di essere invaso e monopolizzato dagli [tag]iPhone[/tag].

Qualcuno di voi si è cimentato con qualche sviluppo su questa piattaforma?

Android: Open Stack Not So Open?!?

Non bastano i ritardi nel rilascio del SDK a mettere in cattiva luce Google e nei guai il suo progetto di stack open source per dispositivi mobili.

Scrive oggi Ars Tecnica che parrebbe fondata la notizia secondo cui Google avrebbe distributo delle versioni private del SDK di Android ai partecipanti (o ad acluni fra questi) alla Android Developer Challenge.

Third-party Android application developers, who have grown increasingly frustrated with the lack of SDK updates, were shocked to discover that Google has been secretly making new versions of the Android SDK available to the Android Developer Challenge (ADC) finalists under non-disclosure agreements.

Un Non-Disclosure Agreement (NDA), ovvero un Accordo di Non-Divulgazione sarebbe stato fatto firmare agli sviluppatori interessati.

Come scrive Stefano Quintarelli, sulla scala della non-evilness, questo merita appena la sufficienza.

[tags]Android, ADC, Google[/tags]

Guai per Android

Nella settimana del lancio del nuovo mela-gioiello, ci sono notizie non confortanti per quello che, a detta di molti, potrebbe essere uno dei pochissimi concorrenti dell’iPhone: Android o come lo chiama qualcuno il gPhone.

Ecco, iniziamo proprio da questo punto: non ci sarà nessun gPhone. Almeno stando a ciò che dice…uh…Google!

Android era e rimane il (bellissimo) progetto di un intero stack open per dispositivi mobili. Il problema di questi giorni, o meglio, che si sta manifestando evidente in questi giorni, è che il team di Android non sta riuscendo a rispettare le previsioni per il rilascio delle varie versioni del framework e soprattutto del relativo SDK.

In un messaggio dal tono abbastanza frustrato Jean-Baptiste Queru spiega che rilasciare un SDK di qualcosa di molto instabile può essere anche controproducente in quanto costringe gli sviluppatori ad inseguire i rilasci delle varie versioni del kit, che magari introducono nuovi bug, nuove feature che richiedono modifiche al codice, ed in generale una certa instabilità. A ciò va aggiunta ovviamente la normale complessità di una operazione del genere presso una grande azienda.

There is some truth however in saying that we (the Google Android team) are very much focusing on playing our part in getting an Android device on the shelves as soon as we possibly can, and that focus comes at the expense of other tasks, like getting an SDK out. Since I’m talking about that, I’ll also point out that there’s a large lag between delivery of the final software to a manufacturer and
commercial availability of device with that software: there’s a phase of approvals, acceptance and certification, followed by manufacturing, shipping and distribution, which take a fair amount of time.

Nei messaggi, qualche sviluppatore ha detto che avrebbe aspettato fino a fine Luglio, prima di abbandonare completamente le speranze e passare alla piattaforma iPhone o Windows Mobile.

Paura, eh?

[tags]iPhone, gPhone, Android[/tags]