Negli ultimi giorni su diversi blog di cui mi feedo (fra cui Capitano Uncino e Pandemia) si è accesa la discussione sull’opportunità di rimuovere il tag “nofollow” dai commenti dei blog. Un po’ di storia…
Poco più di un paio di anni fa qualli di Google decisero di contribuire, a loro modo, alla lotta al fenomeno del comment spamming. In pratica dichiararono che avrebbero continuato a seguire ma non più dato credito a qualunque link decorato con l’attributo “rel=nofollow”, come descritto in questo post sul loro blog:
From now on, when Google sees the attribute (rel=”nofollow”) on hyperlinks, those links won’t get any credit when we rank websites in our search results.
Il senso è facile da intuire: se postare spam non da più alcun vantaggio, nessuno avrà più interesse a farlo. Nonostante il buon senso dell’iniziativa e la sponsorship di Google, la questione è stata molto discussa e criticata, ad esempio qui, qui e qui.
Molto di recente l’idea di riabilitare il “credito” sui link contenuti nei commenti ha preso molto piede in Italia, e se dico molto, intendo dire che ci sono veramente un sacco di blog che ne discutono. La lista è copioincollata dal post di Capitano Uncino, al quale però do un credito extra: in un post scritto oltre dua anni fa (in piena bufera “nofollow”), aveva già detto la sua sull’opportunità di evitare questo meccanismo.
A Uncino.net il premio per la vision, ma a Stefano Gorgoni la palma per aver sintetizzato in un brillante post tutti i pro ed i contro (soprattutto i contro) del “nofollow”.
Veniamo a WordPress, che in automatico aggiunge il tag “nofollow” ai commenti. Per evitare ciò possiamo ad esempio seguire le complete (ma complicate) istruzioni indicate qui (link preso sempre a prestito da Uncino.net, ma questo è l’ultimo credito!), oppure, senza complicarci troppo la vita, scaricare un plugin che faccia esattamente questo lavoro, come ad esempio questo. Se qualcuno fosse ancora legato alla versione 1.5 di WP, segnalo anche quest’altro.