BMW M3

Vado matto per le BMW. Non posso farci niente. Non ne ho mai posseduto una (anche se ne ho guidate un paio) ma sono per qualche strano motivo affascinato dalle tedesche col logo bianco e blu.
E mi piacciono le macchine sportive.
Ora, se c’è una macchina che definire sportiva è assolutamente poco, e che guarda caso è proprio una BMW, questa è da sempre la M3. La sua ultima evoluzione, versione E92, è quel gioiello che campeggia in livrea totalmente bianca nei cartelloni pubblicitari di mezza Italia. Non so neanche se riuscirò mai a faci un giro di prova (sulla M6 sono salito, ma in garage. I brividi già così.), per cui per il momento mi godo le prove di quel fenomeno di Tiff Needell. Allacciate bene le cinture, please. Io intanto cerco il numero di uno bravo per farmi spiegare perchè mi vien voglia di tatuarmi il logo su una spalla…

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[tags]BMW, M3, cars[/tags]

Betting Gigante!!!

Apprendo da Adverblog che Gnuf.com (che è un portale per le scommesse on-line) ha lanciato (“lanciato” è proprio il termine giusto!) una splendida campagna per promuovere i propri servizi. In pratica hanno usato due elicotteri da “extreme conditions” per portare in cielo due enormi dadi (due metri di lato e mezza tonnellata di peso), e lanciarli giù da un ripido pendio innevato. Se volete potete scommettere sul risultato, che uscirà il 23 ottobre.

Disclaimer: non approvo e di sicuro non sponzorizzo il betting on-line (e neanche off-line), ma la campagna meritava di essere segnalata per la sua particolarità.

WordPress 2.3, pronti per l’upgrade

WordPress 2.3, già in beta su diversi blog, dovrebbe essere ufficialmente rilasciato domani.
Non ne avrei fatto un post, se non fosse che questa versione contiene importanti novità, fra cui il supporto diretto per tag e tagcloud. Non concordo con chi dice che i plugin da usare come alternativa siano così difficili da installare e configurare.

[…] Unfortunately, it’s distributed in a package that is not intuitive to install, so most people don’t. It’s also fairly complex to configure, with a number of options that are not particularly self-explanatory.[…]

Uso Ultimate Tag Warrior da tempo e ne sono soddisfatto. Però avere il meccanismo integrato in WP è probabilmente meglio!
Resta il fatto che per integrare il meccanismo dei tag di Wp 2.3 sarà necessario apportare alcune modifiche al tema. Nel già citato alticolo ci sono le istruzioni per modificare il tema di wordpress per accogliere i tag, mentre su WordPress Codex c’è un esaustivo elenco di preparation points.
Infine, molto utile, una lista di plugin compatibili con WP 2.3, e una guida per configurare la manutenzione del proprio sito tramite Subversion.

Buon [tag]upgrade[/tag] a tutti.

PS: un minuto prima di pubblicare ho scovato il completissimo post di Fullo. Imperdibile per chi deve effettuare l’upgrade.
[tags]UTW, Ultimate tag warrior, WordPress, WP, plugin[/tags]

Sfiorata la tragedia al trofeo Carso Mosconi!

Ok, ennesimo titolo fin troppo forte, ma che volete, il marketing è marketing!
Comunque, anche se di tragedia non si è trattato, abbiamo sfiorato l’impatto.
PortovenereEcco il resoconto: nella partenza della seconda regata il mio equipaggio, Eppur Si Muove (l’imbarcazione si chiama Principessa Leila) arriva alla partenza sulla boa con un timing perfetto. Il Vaem Terzo (comandato mi dicono dal proprietario Roberto) entra sulla boa in barging clamoroso (cioè non di bolina, sulla giusta rotta, ma al traverso). Mi è venuto il mal di testa per quanto ho urlato forte “Acquaaaaa!!!”. Ma lui è entrato lo stesso, e io ho fatto appena in tempo ad orzare un po’ per evitare l’impatto con la sua poppa. Sono cose che fra istruttori non dovrebbero succedere, e infatti credo che stasera se ne discuterà. Per ora sono ancora in barca (santa HSDPA) e stiamo appunto rientrando verso Portovenere. La foto è stata scattata col telefonino pochi minuti fa. Aggiornamenti in serata o domani.

Così, tutti a Treviso?

Un sacco di gente oggi parla del GhiradaBarCamp. E molti sono già in viaggio.
Anche io sono in viaggio, ma per La Spezia. Dove non è previsto (per ora) nessun BarCamp.
C’è invece il raduno annuale di Vivere La Vela, con l’assegnazione del trofeo “Carso Mosconi”. Si tratta di una regata “amichevole”, ma come in ogni competizione (e forse soprattutto in quelle amichevoli!) scatta un’agonismo impressionante!
Ovviamente è difficile mettere tutti nelle stesse condizioni per regatare, anche utilizzando il meccanismo dei tempi compensati (l’handicap nella vela si chiama così).
In barca con me per il 4° anno di fila c’è l’amico e collega Alberto (no, mi rifiuto di linkare il suo “sito”!). Al primo anno di partecipazione, con un Sun Odissey 34.2 siamo riusciti a classificarci secondi!!!
Negli anni a seguire non è andata altrettanto bene: ultimi nel 2005 per via di una barca noleggiata all’ultimo momento e che avrebbe avuto bisogno di un tosaerba per “fare carena”, e al limite del tempo massimo l’anno successivo, con un Bavaria 37 con la randa rollabile. Come detto, mi rendo conto che non è facile mettere tutti su uno stesso piano, soprattutto quando devi noleggiare 19 barche! Credo sia il record storico di partecipazione.
Ho scoperto ieri che “ci tocca” un Oceanis 343. Non è la peggiore che ci potesse capitare,ma insomma…stasera vedremo in che condizioni è. Ho scoperto anche che Luca (che ilvece un sito non ce l’ha, e se ce lo avesse lo linkerei con un bel nofollow solo per sfregio!) si è “procurato” un missile: un First 40.7. Per battermi in tempo compensato dovrebbe metterci la metà del tempo che ci metto io. Vedremo chi la spunta.

[Quiz] Quanto sei 2.0?

Eugenio -Web 2.0 Design Master's DegreeNon è proprio periodo di stare a fare quiz o contest (se dovessi raccontarvi, come fa Fabio, l’impressionanete sequenza di sfighe che mi ha colto nell’ultima settimana…), ma visto che il [tag]web 2.0[/tag] è un argomento di lavoro, o almeno lo è stato del pomeriggio di ieri (somewhat…), ho fatto questo quiz, segnalato da Elena.

Non ci speravo, ma sbagliando una sola risposta, ho conquistato il mio riconoscimento! 😉

TechCrunch40: Premio da 50k$ a Mint.com

Qualche giorno fa, nell’ambito del “TechCrunch40”, si è completato un contest che ha visto Mint.com premiata come migliore applicazione presentata, e onorata perciò di un premio da 50.000 $.
[tag]Mint[/tag] è un’applicazione per la gestione delle finanze personali, il cui punto di forza è l’integrazione con le interfacce applicative di diverse banche e istituzioni finanziarie, da cui “scarica” i dati delle vostre movimentazioni. Qualche dubbio sul modello di business e sulla sicurezza non bastano a tenere lontani gli utenti, ai quali Mint propone dei risparmi su base annuale (suggerendo per esempio una linea di credito diversa da quella attualmente usata). Un po’ pochino, no?
Dopo una rapidissima valutazione ho deciso che la gestione delle mie finanze è fin troppo semplice per avvalermi di un servizio del genere, che comunque va ad esplorare un settore molto interessante e nel quale altri operatori (avete sentito parlare di Wesabe, recentemente?) sono entrati da poco. Inoltre attualmente pochi degli istituti presenti in Italia supportano l’integrazione.
L’unico servizio veramente meritevole, che si potrebbe secondo me pensare di scorporare, potrebbe essere quello dell’avviso delle fatture o bollette in scadenza, anche se qui da noi la domiciliazione bancaria è un’abitutine molto diffusa.

UPDATE: anche su somewhatfrank l’evento è stato coperto (solo oggi), con l’elenco completo delle applicazioni presentate nei giorni della manifestazione, e inoltre Ian Forrester manifesta qui alcuni dei dubbi a cui accennavo ieri.

Problemi con YouTube? Questione di… Lingua!

Non sono né il primo né l’ultimo ad aver avuto segnali del problema che affligge [tag]YouTube[/tag] da poco, quindi non devo far altro che rimandarvi a chi, con la consueta velocità e perizia tecnica, ha già identificato e studiato il problema, e trovato il workaround .
Contrariamente a quanto sostenuto da altri (che il problema fosse dovuto ad una specie di incompatibilità con Firefox 2.0.0.7 rilasciato oggi), Pseudotecnico e Giovy spiegano che c’è un piccolo “glitch” nella versione italiana e Tedesca del popolare sito di video, che non si presenta passando alla versione Inglese.

Follow-up: il diportista informato

Mafe ha scritto un post molto carino (e con la sua consueta dose di ironia!) sulla vela, che non posso astenermi da commentare. E visto che ci sono anche dall’integrare.
Mi permetto di fare un’osservazione sul punto 1. La mia versione è: la vela è uno sport (la cui intensità dipende dal meteo, e la cui pericolosità dipende dallo skipper che vi scegliete!).
Semplicemente sacrosante le osservazioni dalla 2 alla 6.
Per quanto riguarda il romanticismo del “dormire in rada”: se per voi il sogno è una rada deserta in cui siete solo voi e la natura, confermo e suggerisco il mercoledì di coppa per andare a vela.
Altro appunto sull’item 8: “se c’è vento c’è mare” non è sempre verificata. Purtroppo in entrambi i sensi. Mi spiego.
La formazione delle onde dipende dall’intensità, certamente, ma anche dalla durata del fenomento vento (cioè da quanto tempo spira) e soprattutto dal suo fetch, ovvero dalle miglia di mare libero che il vento ha per trasferire l’energia al mare.
Dalle mie parti per esempio è frequente avere un bel ponente che al suo primo giorno soffia su un mare praticamente piatto. Mentre in Croazia ci possono essere anche 30 nodi e non un filo di onda, per via del ridottissimo fetch fra le isole.
D’altro canto come dicevo è anche possibile trovarsi senza vento e con le onde grosse (capita spesso a Fiumicino/Civitavecchia) che si sono formate sotto qualche perturbazione lontana. E’ il cosiddetto mare lungo o mare morto, che poi è anche il più fastidioso per chi soffre (sottoscritto compreso).
A proposito di mal di mare, se posso permettermi un suggerimento…cercata di stare …BENE! Cioè, è molto più probabile che il malessere vi possa cogliere se siete già a disagio per qualche motivo, esempio caldo, freddo, fame. Quindi meglio essere vestiti sempre a strati (in modo da cambiarvi anche nelle differenti andature, in poppa fa molto più caldo che in bolina!).

Svegliarsi a casa

Svegliarsi nella propria terra ha sempre un sapore speciale. Soprattutto per uno che non ci vive da 14 anni.
Soprattutto se ci si sveglia a meno di 100 metri da uno splendido mare (il bagno più caldo dell’estate, altro che la Croazia), e si pregusta già la colazione (Granita di Limone e Brioche!).
Però svegliarsi nel mezzo della propria sempre troppo affettuosa famiglia può rappresentare anche motivo di difficoltà, per che non ci è abituato da 14 anni. Discorso con la nonna,sabato mattina:

Nonna: Eugeniuzzo, che vuoi per pranzo? (E’ da sempre la sua preoccupazione principale!)
Eugenio: Mah, nonna, non ti affaticare, quello che vuoi, qualunque cosa.
N.: Ma dimmelo, dimmelo cosa preferisci: la pasta e fagioli oppure la pastasciutta?
E. (riflettendo sul fatto che di pomeriggio sono “di matrimonio”): Beh, potendo scegliere….la pastasciutta, grazie!
N.: ma come la pastasciutta!! Non la vuoi la pasta e fagioli che ti ho fatto?!?
E.: …..