Work. Reloaded.

Si cambia.

Dopo 2 anni, 7 mesi e 13 giorni di collaborazione (si dice sempre “proficua”, no?) con quest’azienda, è arrivato il momento di cambiare.

Chiudo un ciclo importante, dal punto di vista professionale ed umano. In questi 2 anni e mezzo ho conosciuto persone brillanti, geniali, inarrestabili, incontenibilmente propositive, umane ed adorabili…

Forse è un po’ scontato, o forse suona solo così, ma mi va di fare due cose, rivolgendomi ai miei (fra un po’ ex) colleghi.

Primo, ringraziare tutti, per quello che avete fatto per me: farmi crescere ed imparare, aiutarmi nei momenti più tosti, seguirmi ed appoggiarmi nelle scelte qualche volta coraggiose, ma anche discutere e contestarmi in quelle che lo richiedevano.

Secondo, augurarvi in bocca al lupo, per la prosecuzione della vostra avventura, in questa o in mille altre aziende.

Valete!

Eugenio

Traveling Salesman Problem? Roba vecchia, meglio senza svolte a sinistra!

E io che ho fatto pure l’università, e giù a studiare algoritmi su algoritmi per risolvere il problema del commesso viaggiatore
In sintesi: hai una rete di strade (grafo), e hai dei punti precisi da cui passare: calcola il percorso “migliore”. Non fa tanta differenza se il più breve o il più veloce, perchè pesando opportunamente gli archi i due problemi si possono ricondurre allo stesso (lo so, sto sintetizzando ma se qualcuno ha dubbi, chieda. I blog sono interattivi per questo!).
E poi?
E poi ti arriva uno che lavora certo per una grossa azienda, che dice “No, non si fa così, meglio eliminare tutte le curve a sinistra!”.

It seems that sitting in the left lane, engine idling, waiting for oncoming traffic to clear so you can make a left-hand turn, is minutely wasteful — of time and peace of mind, for sure, but also of gas and therefore money. Not a ton of gas and money if we’re talking about just you and your Windstar, say, but immensely wasteful if we’re talking about more than 95,000 big square brown trucks delivering packages every day.

Non scherzo: hanno calcolato che, soprattutto usando i grossi camion, bisogna tenere in opportuna considerazione il “costo” associato alle svolte a sinistra.
E, giuro, non c’è una battuta a sfondo politico…

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Advertising Mirato (Behavioral Targeting), Net Neutrality e Grande Fratello

Alfonso Fuggetta ha i brividi, Stefano Quintarelli gli fa eco, io mi preoccupo anche per altro…

I brividi di Alfonso nascono da un articolo che commenta la ormai nota vicenda Comcast che “filtra” il traffico ai suoi utenti, aggiungendoci il fatto che alcuni operatori si permettono addirittura di modificarlo.

L’eco di Stefano riguarda invece l’assurdità del comportamento di un operatore che si sta complicando infinitamente la vita “arricchendo” la rete di sovrastrutture dedicate all’analisi dettagliata di tutto il traffico passante.

Un paio di giorni fa mi sono invece imbattuto su questo sconvolgente articoletto: una compagnia che si chiama NebuAd usa una tecnica basata sulla deep packet inspection per analizzare le abitudini di navigazione degli utenti, in maniera chiaramete molto più efficace di quanto non facciano i meccanismi basati su cookies.

Surfers visiting pages with ads from NebuAd-affiliated networks will find the ads more likely to be meaningful to them; a user researching electric cars, for instance, might be less likely to see an ad for an SUV, and more likely to see one for a Prius.”

Aiutoooo!

Beacon, qualche pezza, ma non si placa la polemica

Pareri contrastanti sul web, negli ultimi giorni, per come evolve la faccenda “Beacon”, il discusso sistema di advertising mirato che da qualche settimana ha fatto la sua comparsa sul popolare network sociale.
Mark Zuckerberg ha scritto sul blog ufficiale che ammette di aver gestito male sia l’introduzione del sistema sia l’handling di questa delicata fase di polemica.
Mentre ReadWriteWeb sottolinea appunto che finalmente Facebook ha inserito una opzione “globale” per disattivare il sistema, Technosailor insiste sull’anomalia di un sistema che sembrerebbe ancora “opt-out” (cioè costringe l’utente ad esprimere il proprio dissenso all’uso del sistema, invece che il contrario).

[tags]beacon, facebook, privacy[/tags]

Criteo…a me piace, e me lo tengo…

Mi dispiace un po’ che Elena decida di abbandonare Criteo. Mi dispiace perchè credo che la decisione sia un po’ il frutto di un malinteso, e mi dispiace perchè visto che spesso il suo blog sito (:P) risulta fra i miei vicini, vuol dire che qualcosa in comune i nostri lettori ce l’hanno (e le somiglianze finiscono qua perchè lei fa millemila volte gli accessi che faccio io…).

Sul fatto che Geekissimo nasconda il suo widget “nelle mutande” (mmm…penso che questa frase verrà ripresa da chissà quanti tumblr…) sinceramente non ho commenti. Lui partecipa al network, il network gli porta contatti, lui ne da molti meno…amen. Semmai un suggerimento per gli autori di Criteo potrebbe essere quello di premiare in qualche modo chi ha il widget più cliccato. Sarebbe in un certo senso utile nell’ottica della redistribuzione della ricchezza (i visitatori): se su 100 utenti 50 vanno via dal mio blog cliccando sul widget Criteo, magari [tag]Criteo[/tag] potrebbe “ricompensarmi” facendomi apparire più spesso nei blog altrui…ma è solo un’idea…

A me Criteo (e l’idea sottostante) piace, e me lo tengo…

Esco a fare due passi

Non compratelo. No, davvero, a meno che non siate in quella porzione di popolazione che ama al tempo stesso Max Pezzali e Federico Moccia, allora non credo che faccia per voi. Non mi ricordo un libro così brutto, letto di recente. Delusione, di questo si tratta, perchè l’anno scorso ho letto l’altro libro di Fabio Volo, Un Posto nel Mondo, che ho trovato intenso e profondo, nel suo genere. Riflessivo, pacato e ..insightful, al contrario di questo che sembra scritto da un’altra persona.

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OpenID 2.0: un altro mattone tolto dal muro

Notiziola di oggi: rilasciata al versione Final delle specifiche OpenID 2.0. La notiziola (riportata anche da Geekissimoriportata  prima di tutti dal tempestivo Gigi!) diventa una notiziona se la si accompagna col fatto che nella stessa giornata anche Microsoft e Google annunciano importante supporto al progetto, la prima in alcune versioni preliminari (bah…) dei suoi software e la seconda nella beta della piattaforma Blogger, sia per i commenti che per l’autenticazione.
[tags]openid[/tags]

Madrid…me encanta!

Madrid è bellissima. E anche Barcellona (che ha in più – e non è poco – il mare, e un porto molto ben organizzato e pieno di locali).
Madrid è soprattutto efficientissima. 11 linee di metro, i taxi che vanno tutta la notte, ostelli ed alberghi a prezzi umani…

Venerdì scorso sono arrivato lì con mio fratello, atterrati all’una di notte in aereoporto. 45 minuti dopo, usando i mezzi pubblici (metro) eravamo in hostello, in centro. Quando martedì siamo tornati a Roma siamo atterrati alle 08.20 del mattino, e dopo 45 minuti…..non avevamo neanche recuperato il bagaglio!!! Per curiosità, arrivati a casa alle 11.00 del mattino, più di 2 ore e mezza, e con l’ultimo pezzo fatto in taxi, perchè l’autobus non passava.
A proposito di taxi: la tariffa notturna maggiorata parte da 2,5 euro. La mattina con 20 euro ci siamo fatti portare in aereoporto, al Terminal 4, il più lontano. Con poco meno della stessa cifra ieri mi sono fatto portare dal centro a casa (la linea A chiude alle 9.00). A Roma la notturna parte da 6,9 Euro, il triplo.

Madrid me encanta, la Spagna pure, ma forse il post avrei dovuto intitolarlo “Povera Italia!”…

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Beacon, Facebook e la Privacy (e anche un’extension di Firefox per difendersi)

Il mondo pare avercela con Beacon, la nuova piattaforma di advertising lanciata su Facebook.
Il principio di funzionamento è molto semplice: ogni sito partner che vuole interagire con la community di [tag]Facebook[/tag] può inserire nel proprio sistema poche righe di codice che notificano alla rete sociale le azioni dell’utente (avvisandolo, comunque) relative ad acquisti e navigazione. Queste storie vengono quindi pubblicate nel feed dell’utente. L’idea di base è che la pubblicazione sul mio profilo dei miei acquisti possa funzionare da passaparola, da marketing virale, verso gli altri utenti del mio social space.
Ci sono senz’altro delle cose sbagliate in questo meccanismo, la prima delle quali è il modo in cui la feature è stata introdotta, e la seconda è la poca chiarezza sul trattamento di tali dati anche nel caso che un utente decida di non pubblicarli nella pagina del proprio profilo.

Il caso clamoroso è stato quello di un utente che ha comprato su un sito (tra quelli partner di Facebook in questa iniziativa) l’anello di fidanzamento per la sua dolce metà, la quale lo ha scoperto sul news feed del proprio amato! Sorpresa rovinata, come minimo!

Vediamo cosa non va (o non andava).
Opt-in vs. Opt-out: al lancio dell’iniziativa era materialmente difficile comprendere cosa stesse succedendo, e all’utente non veniva proposto di condividere le proprie azioni, ma, al contrario, il default era il consenso. Ora questo meccanismo è stato corretto, anche se è stato segnalato che i dati vengono comunque condivisi con Facebook. Vedi punto successivo…
Le mie azioni di acquisto vengono comunque condivise: secondo questo articolo su Computerworld, le azioni di acquisto e navigazione degli utenti vengono comunque tracciate (e questo però lo diamo ormai per scontato) e spedite a facebook, anche se l’utente ha deciso di non fruire del sistema, e anche se ha già effettuato il logoff da Facebook. Un portavoce di Facebook ha detto che loro cancellano i dati: chi ci crede alzi la mano!
Gli utenti non sono informati in maniera trasparente: cosa succederebbe se Facebook facesse sapere chiaramente, a tutti i suoi utenti, cosa fa con i loro dati? Se dicesse loro che li vende ad agenzie di marketing? Tutti cancellerebbero il proprio account?

Difendersi
Non dovrebbe toccare all’utente difendere la propria [tag]privacy[/tag], è vero. Ma piuttosto che rimanere con le …spalle scoperte, magari ci si può attrezzare con un piccolo plugin che non fa altro che avvisarci con una iconcina nella statusbar se la pagina che stiamo visitando raccoglie le nostre azioni sul sito per inviarle alla piattaforma [tag]Beacon[/tag].