Spam dal Proprio Indirizzo nella Casella GMail

Ho l’abitudine di controllare periodicamente la casella spam di Gmail. Credo che l’unico valido motivo per fare ciò sia legato ad una fiducia non proprio totale nei confronti del filtro. Ho in sostanza paura che il filtro possa essere troppo severo e generare quindi dei falsi positivi.

Per questo motivo controllo periodicamente ciò che viene archiviato come spam e naturalmente svuoto tutto (per rendere meno oneroso il successivo controllo).

Bene, devo dire che il filtro funziona a dovere. Finora solo un messaggio etichettato spam per errore. E in questi giorni mi ha anche stupito positivamente, riuscendo ad intercettare dei messaggi di spam anche se l’indirizzo del mittente era…uh…il mio!!!

[Attenzione: in fondo al messaggio un update, la sicurezza del vostro account Gmail è con tutta probabilità salva.]

Gmail Spam Box
Gmail Spam Box

La prima volta che è successo, qualche giorno fa, ho archiviato la cosa come un baco in qualche mass-mailer che avesse, ahimè, anche il mio indirizzo. Poi sono andato a guardare gli header del messaggio. In Gmail potete vederli facendo click sulla freccina accanto a reply, e scegliendo fra le opzioni “Show original”. E negli header ho visto cose brutte:

Delivered-To: mioindirizzo@gmail.com
Received: by 10.142.104.12 with SMTP id b12cs7943wfc;
        Tue, 11 Nov 2008 12:15:52 -0800 (PST)
Received: by 10.210.66.13 with SMTP id o13mr9588525eba.74.1226434551118;
        Tue, 11 Nov 2008 12:15:51 -0800 (PST)
Return-Path: <mioindirizzo@gmail.com>
Received: from m85-94-175-97.andorpac.ad (m85-94-175-97.andorpac.ad [85.94.175.97])
        by mx.google.com with ESMTP id g9si9762451gvc.0.2008.11.11.12.15.46;
        Tue, 11 Nov 2008 12:15:51 -0800 (PST)
Received-SPF: neutral (google.com: 85.94.175.97 is neither permitted nor denied 
by domain of mioindirizzo@gmail.com) client-ip=85.94.175.97;
Authentication-Results: mx.google.com; spf=neutral (google.com: 85.94.175.97 is neither 
permitted nor denied by domain of mioindirizzo@gmail.com) smtp.mail=mioindirizzo@gmail.com
Date: Tue, 11 Nov 2008 12:15:51 -0800 (PST)
Message-Id: <4919e7f7.096c100a.3153.3259SMTPIN_ADDED@mx.google.com>
To: <mioindirizzo@gmail.com>
Subject: Barak and McCain's conssultants
From: <mioindirizzo@gmail.com>
MIME-Version: 1.0
Importance: High
Content-Type: text/html
Segue in testo del messaggio...

No ho particolare confidenza con in protocollo in questione, ma confrontando gli header con quelli di un messaggio legittimo la somiglianza è preoccupante. Purtroppo i pochi post(al momento) presenti nei relativi gruppi google non sono assolutamente d’aiuto.
I consigli che al momento posso dare sono abbastanza basilari:

[Attenzione: in fondo al messaggio un update, la sicurezza del vostro account Gmail è con tutta probabilità salva.]

  • cambiate password;
  • cambiate domanda segreta;
  • verificate o cancellate eventuali “account secondari” a cui avevate concesso l’accesso. Non mi riferisco agli account secondari di posta, me agli altri indirizzi che usate (se ne usate) per autenticarvi con i servizi di Google;
  • monitorate il fenomeno.

Conoscendo i personaggi in questione e l’attenzione verso questo prodotto, se la cosa dovesse diffondersi probabilmente ci metteranno una pezza.

Non mi fermo con le analisi. Spero di scoprire che si tratta di una banale configurazione di un client che si spaccia per un altro, nel qual caso (forse) c’è meno da preoccuparsi, ma vi invito comunque a verificare le vostre caselle spam. Chiaramente la preoccupazione più grande è che lo stesso messaggio possa essere mandato alla propria rubrica, ma al momento nessuno dei miei contatti ha riportato manifestazioni del genere. Uno di loro mi ha invece confermato di avere lo stesso problema dei messaggi auto-inviati.

Disclaimer: l’apertura di un messaggio di posta, specie dentro un browser con javascript abilitato, può causare l’esecuzione di codice maligno. Se non vi fidate dei messaggi che avete in spam e volete cancellarli senza correte rischi, eliminateli direttamente (“Delete all spam messages now”) senza aprirli.

UPDATE: Dopo pochi scambi di battute su FF (grazie a chi ha contributo alla discussione colmando la mia ignoranza), forse la cosa si può archiviare come un semplice tentativo di Socal Engineering tarato proprio su Gmail, e sulla sua funzionalità che associa l’etichetta “me” (come mittente) al proprio indirizzo di posta elettronica. Questo vuol dire che la sicurezza del vostro accont è con tutta probabilità inviolata (cioè la presenza di tali email non è un indice di effrazione).

Ho provatto a connettermi ad un smtp del provider (quindi non google) e inserendo a mano (tecnicamente spoofando) il campo “from” sono riuscito a riprodurre un messaggio per il 90% simile a quello che ho segnalato (ma mai identico negli header).

Il tentativo di autenticazione che Google cerca di fare tramite Sender Policy Framework non da un risultato significativo, ed è probabile che il filtro antispam tenga conto anche di questo.

Malware per Facebook

Primo malware per Facebook, almeno il primo che mi colpisca direttamente. per fortuna senza conseguenze.

Arriva con l’identità di un amico. La fortuna è che si tratta in realtà di un ex collega di lavoro. Fortuna, nel senso che storco subito il naso quando Filippo (lo chiameremo così per comodità) mi scrive di aver trovato un video che mi ritrae su YouTube:

Filippo sent you a message.

Subject: i fonud coool vvideo wtih you on youtubee.

“W O W
http://www.facebook.com/l.php?u=http://cc.msnscache.com%2Fcache.aspx
%3Fd%3D74245521488477%26watch%3D3194 – ea9baabb825ea0eb99ea4f95b91d”

Chrome segnala che la pagina linkata (passando prima tramite il redirect di FaceBook) contiene malware del tipo youtube-spy.info.

Attenzione ad arpire i link nelle email!
Attenzione ad aprire i link nelle email!

A parte cestinare immediatamente la mail, ora mi tocca scoprire se l’account del mio amico è compromesso, o se uno spambot abbastanza intelligente può mandare in giro sta roba senza bisogno delle credenziali del mittente. Stay tuned.

UPDATE: mi segnala Flavio che il virus si manifesta anche come link sul wall, e non sono come messaggio.

[tags]malware, facebook[/tags]

Post della Domenica: piccolo ritocco, ed una segnalazione

Nonostante l’ora di sonno in più, e la mattinata molto meno faticosa del solito a causa di una vela decisamente più piccola e maneggevole del solito, la stanchezza si fa sentire. Forse per l’assenza di soste.

Quindi niente resoconto della prima giornata del Campionato Invernale di Fiumicino. Anche perchè per Asso di Fiori si tratta probabilmente di una prova da scartare. Ho girato un breve video durante la partenza, ma devo ancora decidere se pubblicarlo o meno.

Veniamo al tema odierno: l’aggiornamento riguarda ancora qualche piccolo ritocco al blog, fatto per includere (e migliorare) la gestione delle immagini dentro i post. Nell’aggiornamento di WP mi ero perso le modifiche al file CSS. Se trovate qualcosa che non va (gusto estetico a parte) segnalatemelo pure nei commenti, grazie.

La segnalazione: anche se Lucariello mi aveva già segnalato per posta qualche giorno fa il suo nuovo blog. Luca ha lavorato fino ad adesso nel settore delle tecnologie. Poi si è rott.. Poi ha pensato bene di dare sfogo alla sua vera passione, quella per il mare. Si è fatto il mazzo per completare i necessari titoli di studio, e si è imbarcato come Allievo Ufficiale (uhm..ho detto bene?) sulla Costa Romantica. Scommeto, anzi, so per certo che gli manca la vela, ma dai suoi racconti si capisce che “è nel suo elemento”. “Alla via così“, il nome che Luca ha scelto per il suo “Diario di Bordo”, è il modo di un comandante di comunicare al resto dell’equipaggio che è soddisfatto della nuova rotta. Bravo Luca!

Tentativo di Phishing per Utenti AdWords

Ad un conoscente è appena arrivata questa email, tutto sommato abbastanza ben fatta, e che a maggior ragione rappresenta un pericolo per il quasi ignaro utente.

Da: Google-AdWords [mailto:support-adwords@google.com]
Inviato: giovedì 9 ottobre 2008 15.51
A: ….
Oggetto: Submit your payment information.

——————————————————————————–

This message was sent from a notification-only email address that does
not accept incoming email. Please do not reply to this message. If you
have any questions, please visit the Google AdWords Help Centre at
https://adwords.google.com/support/?hl=en_GB
the page.
————————————————————————–

Hello,

Our attempt to charge your credit card for your
outstanding Google AdWords account balance was declined.
Your account is still open. However, your ads have been suspended. Once
we are able to charge your card and receive payment for your account
balance, we will re-activate your ads.

Please update your billing information, even if you plan to use the
same credit card. This will trigger our billing system to try charging
your card again. You do not need to contact us to reactivate your
account.

To update your primary payment information, please follow these steps:

1. Log in to your account at http://adwords.google.com/select (ndr: ho tolto il link, che era: http://www.adwords.google.com.agdopt.cn/select/Login)
2. Enter your primary payment information.
3. Click ‘Update’ when you have finished.

In the future, you may wish to use a backup credit card in order to
help ensure continuous delivery of your ads. You can add a backup
credit card by visiting your Billing Preferences page or visit the
AdWords Help Centre for more details:
Sincerely,

The Google AdWords Team

Thank you for advertising with Google AdWords. We look forward to
providing you with the most effective advertising available.

———————————————

Semplicemente evitate di cliccare sopra quel link camuffato (come dovreste fare praticamente in ogni caso!) e cestinate la mail. Sempre, sempre, sempre guardare l’indirizzo nascosto dietro il link.

FireStatus: aggiorna contemporaneamente FriendFeed, FaceBook e Twitter

Se come me siete utenti dei tre servizi citati nel titolo, forse può tornarvi utile questo semplice plugin per FireFox, che vi consente di postare contemporaneamente su FaceBook (modificando il vostro status message), su Twitter e su FriendFeed. Nel caso utilizziate gli ultimi due vi suggerisco fortemente di disabilitare il feed di Twitter da FriendFeed, per evitare – ai vostri “amici” – una marea di messaggi duplicati.

L’interfaccia del plugin è estremamente semplice e credo non richieda alcun tipo di spiegazione.

Disclaimer: si tratta di un plugin sperimentale, il che vuol dire che non è testato a fondo e potrebbe anche compromettere la stabilità del vostro browser o addirittura del vostro PC, e nella peggiore delle ipotesi farvi perdere quello che state scrivendo o altri dati. Usatelo coscienti di ciò!

Potete scaricare FireStatus dalla homepage del plugin.

[via OrliY]

Asso di Fiori e Trofeo Incarbona: Serve Qualche Ritocco

Asso di Fiori: tuningBellissima giornata di mare e di vela, quella di oggi. Vento (freddo!) da Nord, poca onda (in cresita durante la giornata) e sole splendente. Le condizioni ideali per fare una bella passeggiata in barca. Ma anche le condizioni ideali nelle quali Asso dovrebbe esprimere tutto il suo potenziale.

Invece, causa una brutta partenza nella prima prova (anche nella seconda, ma molto più fortunata), e diversi errori durante le manovre, si chiude la giornata con un 6° ed un 2° posto, in tempo compensato, e naturalmente due primi posti in reale (per quello che conta…).

Non mancano le giustificazioni, principalmente legate al fatto che oltre un terzo dell’equipaggio è composto di gente nuova. In gamba, ma nuova. E Asso è una barca che va conosciuta e capita: le manovre su uno scafo di 17 metri (ed un albero di 22!) non lasciano scampo, se si commette anche un piccolo errore.

Ma domani ci riproviamo. Obiettivo: migliorare decisamente la gestione del pre-partenza e non commettere errori nelle manovre con lo spi.

Anche perchè ci siamo già iscritti alla prossima Coppa Italia, alla quale parteciperanno agguerriti avversari, compreso l’attuale detentore Pifferaio Magico, il velocissimo Comet 45 S di Pietro Mortari. L’anno scorso soffiò la Coppa ad Asso per una manciata di secondi!

Sul presunto key-logger di Chrome

Nei giorni scorsi ho sbirciato qualche post un po’ polemico che denunciava, in alcuni casi con grande enfasi, la funzionalità di “pre-emptive search” presente nella OmniBox (la barra dell’indirizzo/casella di ricerca del nuovo browser). Per fortuna alcune voci fuori dal coro hanno un approccio più “razionale”.

Tale funzionalità, già presente in Google Suggest e nella search box di Firefox, prevede necessariamente l’invio di quanto finora scritto ai server di Google, che in risposta forniscono un elenco di valori (le potenziali keyword di ricerca) che vanno a popolare la combo.

Premesso che è una funzionalità disattivabile (anche se in maniera non immediata) e che personalmente me ne frego che Google sappia quante volte scrivo male una url, effettivamente qualche preoccupazioe sulla privacy mi sembra legittima, anche se paragonare questa funzionalità a quella di un keylogger (usato tipicamente per scopi maligni) mi sembra decisamente esagerato.

La socetà di Mountain View continua comunque a piacermi: nella sua politica di grande trasparenza e comunicazione ha infatti pubblicato un articolo in cui spiega sostanzialmente che:

  • il 98% di tali ricerche non sono semplicemente loggate;
  • il restante 2% viene loggato (in maniera randomica) per migliorare il servizio;
  • hanno deciso di cancellare quel 2% il prima posibile (tipo 24 ore dopo la registrazione);
  • implementeranno questa modifica probabilmente entro la fine del mese.

Se non è Product Management questo…

Sto provando Google Chrome

E vi dirò….finora l’unica cosa che mi manca è la barra degli indirizzi dell’ultimo Firefox, alla quale mi stavo velocemente e felicemente abituando. A parte questo devo dire che sulla maggior parte dei siti che frequento abitualmente, o per lo meno di quella decina che ho potuto testare da quando ho installato il browser, la user experience mi sembra…beh…corretta! Nessun problema ma neanche grosse rivoluzioni (con qualche eccezione, vedi in fondo al post).

Ho verificato dai log che il browser viene individuato come “Safari”, il che mi impedirà di vedere nei prossimi giorni (per pura curiosità) quanti utenti accedano qui col nuovo browser.

chrome-task-manager
Il "Task Manager" di Chrome

Una delle feature che ero curioso di testare è il task manager. Diciamo che nelle condizioni normali (come quelle che vedete rappresentate in finestra) è poco utile. Lo diventerà certamente per individuare eventuali memory hog: siti o plug-in che cominciano a mangiare la memoria senza smetterla più.
Ho anche verificato che su qualche sito che si basa sullo “user agent” per l’identificazione del browser (e non sul test delle effettive capacità) javascript viene ignorato, ovvero il server agisce come se non fosse disponibile.

L’eccezione a cui facevo riferimento è costituita da Picasa, il Flickr di Google (di Google?!? Ma vuoi vedere che…). Si tratta di una delle poche applicazioni web che ho sempre disdegnato, principalmente per il fatto che l’utilizzo di quella mostruosa interfaccia, pesantemente basata su javascript, mi è sempre risultato poco gradevole, con il browser sempre apparentemente congelato nel passaggio fra una finestra e l’altra. Ecco, questa è l’unica applicazione che io abbia provato finora nella quale il miglioramento di performance (non velocità pura, attenzione, ma piuttosto l’interattività della finestra, l’assenza di freeze) è notevolissima. 

Altre webapp che beneficiano di un certo miglioramento (sempre limitandomi a quelle che ho provato stasera) comprendono il citato Flickr (specialmente l’interfaccia di amministrazione/organizzazione delle foto, geotagging compreso) e parzialmente anche Google Maps.

Se siete curiosi di provarlo, in pochi minuti dovreste riuscire a scaricare Chrome da qui. Il browser si installa praticamente da solo, e se avete l’accortezza di chiudere il vecchio browser durante l’installazione, quello nuovo importerà i vostri bookmark, le password salvate ed in generale le impostazioni.

Buona navigazione!

[tags]Google, Chrome, Beta[/tags]

Exploit the Browser Potential: Google Chrome

Fra le cose che mi colpirono di più in occasione del Google I/O dello scorso Maggio, vi fu senza dubbio la presentazione di una versione “0.9” (o giù di lì) di Google Gears, a quel punto già ribattezzato solo “Gears”.

Chris Prince, Project Manager e di fatto papà del progetto la spiegò sostanzialmente così: Gears implementa le funzionalità di HTML5 anche per quei browser che non la implementano nativamente. Cioè – oggi – tutti.

Fra queste funzionalità non c’è solo la possibilità di depositare in locale delle informazioni (un local database) ma anche un oggetto canvas per gestire elaborazioni grafiche un po’ più evolute, un set di funzioni per gestire procedure javascript in multithreading (worker pool) ed altre amenità.

Nella simpatica presentazione del nuovo browser di Google, battezzato Chrome, che ho sfogliato stamattina, ho trovato diversi richiami a quel tipo di approccio: empower the browser, o meglio ancora, exploit the browser potential!

Stefano Quintarelli si chiede se la mossa non sia un errore. No, non mi pare, e gli ho risposto sul blog. Certamente è una mossa piuttosto forte, e che potrebbe avere significativi impatti sul web.


[tags]Gears, Chrome, Google[/tags]

Android SDK beta. Ancora un passo verso l’anti-iPhone.

Mi pare superfluo replicare le migliaia di post (centinaia in italiano) che in queste ore/giorni segnalano l’uscita di una beta dell’atteso SDK. Piuttosto mi limito a segnalare una delle review meglo fatte (quella di Ars Tecnica) che entra un minimo nei dettagli della piattaforma.

Le cose (IMO) più significative:

  • C’è grande differenza, anche nelle API, fra questa versione e le precedenti, e benchè Google abbia pubblicato esaustiva documentazione sulle differenze, non è detto che il porting di un’applicazione sia semplice. D’altro canto non credo che qualcuno abbia investito massicciamente su un a piattaforma ancora dischiaratamente instabile.
  • L’interfaccia è decisamente migliorata e resa più uniforme.
  • E’ migliorato (parrebbe di molto) il set delle applicazioni fornite con lo stack [tag]Android[/tag].

Rimane la questione della disponibilità del sorgente, già discussa qui in passato.

Google has repeatedly touted the inclusiveness of an open platform as the primary quality that differentiates Android from competing mobile operating systems. Unfortunately, mismanagement and market pressures have largely undermined that advantage and disenfranchised some of the Linux enthusiasts in the third-party developer community.

Non credo ci siano mai stati dubbi sul fatto che il tema è di fondamentale importanza, soprattutto in un momento in cui il mercato rischia di essere invaso e monopolizzato dagli [tag]iPhone[/tag].

Qualcuno di voi si è cimentato con qualche sviluppo su questa piattaforma?