Nella mia ultima visita a Google, in occasione del Google I/O dello scorso Maggio, rimasi piuttosto affascinato dai due keynote di apertura delle altrettante giornate di lavori. La prima, guidata da Vic Gundotra, illustrava a tutto campo le varie aree su cui i laboratori di Google si stanno muovendo. La seconda, tenuta interamente da Marissa Mayer, focalizzata invece sul tema della ricerca. Proprio durante questo secondo speech la bionda Marissa si era lanciata in alcuni scenari che al momento io etichettai come “futuribili”, e neanche a breve. Mi riferisco in particolare al tema della ricerca multilingua. La VP di Google disse più o meno:
“Immaginate questo scenario: un utente di lingua araba – lingua poco rappresentata, percentualmente, su internet – cerca uno specifico termine, o una frase, ovviamente in Arabo. Il sistema traduce la stringa di richiesta in Inglese, interroga il più vasto repertorio di informazioni in lingua inglese (alcune nativamente in lingua inglese, altre tradotte da altre lingue durante l’indicizzazione!) e restituisce i risultati, dopo averli tradotti tutti in Arabo.”
Ora, a me questa cosa sembrò pazzesca. Pazzesca per la potenzialità ma anche per la complessità della sua realizzazione! Ecco, allora provate ad andare su Google.it. E cercate, ad esempio, “moto in finlandia”.
Risultato? Oltre ai quasi 2 milioni e mezzo di risultati che il motore vi restituisce, alla fine della prima pagina trovate questo oggettino qui:
Al di là della bruttezza della traduzione (“Visualizza tradotti inglesi risultati“?!?! :O ), mi pare chiaro che è l’oggetto di cui la Mayer parlava appena due mesi fa. Cliccandoci sopra si arriva a questa pagina che presenta i risultati tradotti in Italiano a fianco all’originale in Inglese!
Non compare per tutti i tipi di ricerca, ma facendo qualche prova se ne trovano diversi esempi.
Se ne scovate qualcuno, segnalatelo nei commenti.
Qualche approfondimento sul meccanismo di funzionamento si trova indagando nelle relative FAQ.