La location più bella in cui io abbia mai regatato, anche se a dire il vero non sono molte…
Ma per il momento mi limito agli aspetti agonistici.
Non sta andando benissimo, c’è da dirlo. Durante la prima giornata un paio di errori ci hanno messi dietro a diverse barche, anche in tempo reale. Nella seconda regata della prima giornata, in particolare, è esploso il genoa leggero, che era effettivamente al limite. Per fortuna c’è a bordo il velaio, Antonio Incarbona, che si è riportato la vela a Roma, per farcela trovare riparata la mattina dopo.
Durante la seconda giornata siamo andati meglio. Abbiamo faticato parecchio, cambiando tre vele di prua diverse (Leggero, Medio ed Olimpico) e due Spinnaker, per adeguarci alle condizioni. E vi assicuro che su un 56 piedi non è una banalità, , anche solo per una questione di puro sforzo fisico.
Durante la seconda regata eravamo messi benissimo, dietro le uniche due barche che ci pagano come rating, ma poi il crollo. Nella prima bolina l’olimpico è uscito dalla canaletta, per un metro circa, costringendoci ad una bolina decisamente più larga dell’ottimale. Grazie all’ottima successiva poppa (fatta tutta sul filo degli 8,6 nodi!) abbiamo recuperato due posizioni, sorpassando nuovamente il Farr 40 ed il velocissimo First 45 “erCavaliereNero”. All’issata del medio però il tracollo: salta il golfare del punto di mura del genoa, costringendoci al ritiro. Ora lo stiamo riparando, e contiamo di farci onore nell’unica regata odierna.