Cento Vele allo Yacht Club Achab

Nel weekend appena terminato si è svolto nelle acque antistanti il Lido di Ostia il trofeo Cento Vele, organizzato dall’ottimo Achab Yacht Club. Due giorni di belle regate. Sabato, per il Trofeo Gran Crociera, si è corsa un’unica prova a bastone (la seconda è stata annullata per non rendere ancora più difficoltoso il rientro a Fiumara delle piccole imbarcazioni, dato che il mare stava montando velocemente), mentre Domenica si è svolta la “lunga”, in un percorso di boe situate lungo il litorale. Immagino che da terra sia stato uno spettacolo niente male.

Cino Ricci a Bordo di Asso di FioriMa adesso passiamo alla cronaca, per lo meno per quel che riguarda Asso di Fiori.

Nella regata di Sabato una partenza non brillante (passatemi l’eufemismo) ci ha costretti ad inseguire. In tempo reale abbiamo ovviamente tagliato per primi il traguardo, ma il velocissimo X-332 SlyFox, non troppo distaccato, ci ha letteralmente mangiati in compensato, insieme ad altri 5 o 6 concorrenti.

La regata di domenica…beh, la regata di domenica è un’altra cosa, a cominciare dal fatto che in banchina si presentano, accompagnati da Sergio Papagni (l’organizzatore dell’evento) e da una fotografa, due personaggi del calibro di Adriano Panatta e Cino Ricci!

La partenza è in leggero ritardo, ma sul lato che ci piace, quindi filiamo dritti verso la boa numero 1. In prepartenza abbiamo scoperto che da Nettuno è venuto a romperci le sc…ehm, a trovarci “erCavaliereNero”, che già  a Punta Stendardo ci aveva creato non pochi problemi.

Anche in questo caso in effetti ce lo ritroviamo per i piedi, al punto che le nostre rotte si incrociano pericolosamente in prossimità di una delle boe. Gli sfiliamo a poppa, molto lenti, e lo riprenderemo solo nella successiva bolina, quando loro per un errore tattico (o una errata interpretazione delle regole di regata) terranno una bolina troppo stretta e penalizzante.

Alla fine chiudiamo primi in reale (se non consideriamo il primo dei piccoli catamarani che però fanno classe), quinti oveall (a pochissimi secondi dai quarti) e secondi di classe, appunto dietro a “erCavaliereNero“.

Nel pomeriggio, dopo aver risistemato la barca, ci siamo trasferiti all’Achab, per un piacevolissimo pomeriggio in compagnia di tanti amici velisiti, per una lunghissima premiazione, e per un po’ di sano relax.

La barca di Paolo Morville si porta a casa il trofeo di giornata (ed il maggior numero di coppe), mentre tocca a SlyFox il premio per la classifica combinata delle due giornate.

A latere della premiazione c’è stata la presentazione, da parte di Marina Maffei, della neonata Half Ton Italia, che si ripromette di rispolverare le barche della omonima classe costruite nel ventennio ’70 – ’90. La classe ha già il suo blog!

Inoltre uno degli stand raccontava l’azione della ANEV, dato che ieri era l’European Wind Day.

Alla prossima regata!

Estate in vela. E ancora Croazia.

Croazia2007Fino a pochi giorni fa, pensando alle vacanze per la prossima estate – da piazzare inevitabilmente ad Agosto causa impegni lavorativi – avevo sostanzialmente abbandonato l’idea di andare ancora, per la terza volta di fila, in barca a vela.

Ma poi è arrivata lei, la newsletter della scuola di vela. Non una grossa novità: arriva più o meno regolarmente a tutti gli istruttori e a tutti i “tesserati” della scuola. Solo che questo numero – che pubblicizza appunto le flottiglie per la prossima estate – contiene in allegato proprio una nostra foto! Per nostra intendo quella della flottiglia al gran completo, durante il secondo turno dello scorso Agosto.

Mi è presa una tale…febbre di ricordi e di emozioni…

Insomma, i 20 giorni dello scorso anno sono pressochè improponibili, ma cercherò di farne almeno 10, probabilmente.

Se vi interessa saperne di più, la presentazione delle crociere estive sarà a Milano domani, Lunedì 9 Giugno, presso la sede della scuola di vela in Via Valtellina 16, alle 21 circa. A Roma sarà invece il 23 Giugno, ma non so ancora dirvi dove.

A differenza degli scorsi anni questa volta il numeroso equipaggio croato si dividerà in due mini flottiglie: 3 o 4 barche partiranno da Split (Spalato) per andare verso Nord e fare il giro delle Kornati (o Incoronate), mentre l’altro gruppo scenderà verso Sud, fino a Dubrovnik. Dopo 10 giorni si inverte la rotta e si ritorna alla base. Ovviamente è possibile imbarcarsi “one-way”, per 10 giorni soltanto.

Che dire…Buon Vento a tutti!

Giovanni Soldini incontenibile alla Artemis Transat

Giovanni has sailed a superb race and shown the rest of us how it’s done. He is the only one through the gate so far.

Giovanni sta regatando in maniera superba, e sta mostrando a tutti noi come si fa.

Scrive così Miranda Merron, skipper di 40 Degrees, una delle barche impegnate nella Artemis Transat in solitario, erede della storica traversata “Ostar”.

Giovanni Soldini ha dato prova di una grandissima lettura del campo, e in questo momento viaggia con oltre 100 Miglia di vantaggio sul secondo. Ne mancano alcora circa 800 per Boston, sua destinazione finale.

Giovanni Soldini Artemis Transat

Venti nodi…e non sentirli! (was: Il Diportista Informato)

Qualche mese fa ebbi uno scambio di idee con Mafe, a proposito di qualche suggerimento per rendere più piacevole una vacanza in barca a vela. Suggerivo (a lei e a tutti i velisti) che ci sono dei posti dove la presenza del vento non implica necessariamente un mare troppo formato (che rende la gita meno gradevole, almeno per quelli con lo stomaco più sensibile). Fra le location che godono di questa caratteristica suggerii senza idugio la Croazia, che grazie al numero molto elevato di isole fra le quali si può navigare, offre al vento troppo poco fetch perchè le onde possano prendere consistenza.

Ora, dopo esserci stato, vi posso dire che anche il Golfo di Gaeta, ben più vicino, sotto le opportune condizioni gode di questa meravigliosa proprietà.

L’orografia locale è tale per cui, se la giornata è assolata e tersa, la termica che si sviluppa è davvero portentosa, molto regolare (con una crescita progressiva dai 10 nodi di mezziogiorno fino ai 16/17 del primo pomeriggio) e per la particolare conformazione della costa, oltre che del breve tempo di azione, non solleva onda.

Nel breve video che trovate qui sotto vedrete Asso di Fiori che viaggia di bolina con oltre 15 nodi di vento, mentre erCavaliereNero, un velocissimo First 45, ci tiene abilmente testa (e ovviamente ci surclasserà in tempo compensato!).

Ghost, 122 piedi di puro lusso

Wally GhostQuando l’amico Pietro mi ha mandato questa foto, scattata nel Marina di Tribeca, New York, gli ho subito risposto, via Skype: “E’ un Wally!”.

Mi sbagliavo, ma non di molto. Oggi ho fatto una rapida ricerca ed ho scoperto che questo missile di 35 metri (abbondanti) è stato progettato da Luca Brenta Yacht Design, con il contributo dell’architetto Piero Lissoni ed il design interno di Kitty Hawks. La mano di Luca si riconosce a colpo d’occhio, se pensate al fatto che il suo nome è principalmente associato ad un gioiello di velocità e lusso come il Wally B, del quale il “Ghost” riprende il concept ed alcune soluzioni, almeno limitandosi ad un’analisi esteriore.

Lo yacht, che non a caso è recensito sul magazine online RobbReports (che si occupa esclusivamente di luxury items) è stato costruito principalmente dal cantiere Vitters.

Buona navigazione…

IL GPS cinese per sostituire quello americano

L’altra sera, mentre spiegavo ai miei allievi perchè non si può fare totale affidamento sul sistema GPS come aiuto alla navigazione, facevo presente che essendo il Global Positioning System di proprietà del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America, i signori d’oltreoceano si arrogano il diritto di spegnerlo quando vogliono.

Mentre l’Europa con il suo Galileo si prepara a fornire un’alternativa (si prepara…lentamente, visto che il mese scorso è stato lanciato il secondo satellite), in Cina promettono che il loro sistema Beidou sarà pronto entro il 2010.

[tags]GPS, Galileo, Beidou[/tags]

“Er Cavaliere Nero”, omaggio al First 45 che ha vinto Punta Stendardo

Della barca a cui mi riferisco vi dirò nel prossimo posto, in cui spero di poter pubblicare la classifica completa del Trofeo Punta Stendardo che si è chiusa ieri con la quinda ed ultima prova a Gaeta.

Per il momento però vi lascio con questo omaggio a Proietti e al First 45 (super attrezzato, diciamolo) che ha vinto tutte e cinque le regate in tempo compensato. Noi siamo riusciti a superarlo in reale (con un 56 piedi però) solo nell’ultima prova, l’unica nella quale non abbiamo rotto niente.

E comunque, ricordatevi che….”ar cavaliere nero, nu je devi rompe er c…”

Trofeo di Punta Stendardo (ma soprattutto il Golfo di Gaeta)

Asso di FioriLa location più bella in cui io abbia mai regatato, anche se a dire il vero non sono molte…

Ma per il momento mi limito agli aspetti agonistici.

Non sta andando benissimo, c’è da dirlo. Durante la prima giornata un paio di errori ci hanno messi dietro a diverse barche, anche in tempo reale. Nella seconda regata della prima giornata, in particolare, è esploso il genoa leggero, che era effettivamente al limite. Per fortuna c’è a bordo il velaio, Antonio Incarbona, che si è riportato la vela a Roma, per farcela trovare riparata la mattina dopo.

Durante la seconda giornata siamo andati meglio. Abbiamo faticato parecchio, cambiando tre vele di prua diverse (Leggero, Medio ed Olimpico) e due Spinnaker, per adeguarci alle condizioni. E vi assicuro che su un 56 piedi non è una banalità, , anche solo per una questione di puro sforzo fisico.

Durante la seconda regata eravamo messi benissimo, dietro le uniche due barche che ci pagano come rating, ma poi il crollo. Nella prima bolina l’olimpico è uscito dalla canaletta, per un metro circa, costringendoci ad una bolina decisamente più larga dell’ottimale. Grazie all’ottima successiva poppa (fatta tutta sul filo degli 8,6 nodi!) abbiamo recuperato due posizioni, sorpassando nuovamente il Farr 40 ed il velocissimo First 45 “erCavaliereNero”. All’issata del medio però il tracollo: salta il golfare del punto di mura del genoa, costringendoci al ritiro. Ora lo stiamo riparando, e contiamo di farci onore nell’unica regata odierna.

Il giorno prima (del Trofeo Punta Stendardo)

Asso di FioriCi si rilassa chiacchierando su Asso di Fiori, mentre il lungo trasferimento Fiumicino-Gaeta (dove prende il via domani il Trofeo Punta Stendardo) è quasi completato.

Una bellissima giornata di sole, con un po’ di mare lungo al traverso, facile da contrastare semplicemente issando la randa. I toni sono distesi e si scherza su tutto, nonostante siamo tutti sicuramente un po’ scossi per la levataccia (Ore 5.00 AM).

Ma da domani si fa sul serio…

Forse il mio non sarà un resoconto approfondito ed av-vincente come quello di Vincenzo Onorato e del suo terzo mondiale Farr 40 vinto di fila, ma di sicuro sarà appassionato. Tempo permettendo.

Ingavonare

Sapete cosa vuol dire ingavonare, parlando di vela? Vuol dire sostanzialmente che la barca ha la tendenza ad infilare la prua sott’acqua. Nel caso di un monoscafo questo si traduce in un forte rallentamento, ma in genere niente di più.
Anche nel caso di un catamarano si può parlare di forte rallentamento. La differenza sostanziale sta nel fatto che rallentare bruscamente da 18/20 nodi a meno di 3 può avere effetti abbastanza devastanti. Guardate il video per farvi un’idea.
Se qualcuno se lo sta chiedendo…la risposta è “Sì, è successo anche a me!”.