Che non vuol dire rinviata di giorni, ma solo di qualche decina di minuti, o di ore, in attesa che si formi almeno un minimo di brezza. In questo momento c’è esattamente zero vento.
Attendiamo. Sempre più perplessi.
Una partenza con vento molto leggero dovrebbe favorire molto il catamarano di Alinghi, almeno sulla carta.
Non dico che non sarà uno spettacolo, questo no. Ma non credo che sarà un vero spettacolo di vela.
Sia chiaro che non ci sono errori. Ci sono solo scelte, fatte da Challenger e Defender. Scelte che mi posso permettere di contestare.
La prima di queste è il fatto di aver impedito la partecipazione di altri consorzi. Sì, ok, la coppa è una questione fra detentore e sfidante, ma ormai da parecchie edizioni è consolidata la prassi di determinare lo sfidante con una libera competizione fra tanti consorzi, circoli, nazioni.
La seconda è quella di aver ammesso la partecipazione di questi mostri di 30 metri. Di larghezza!
Chi mi conosce da qualche anno sa che velisticamente parlando io sono nato proprio con i catamarani. Barche molto veloci, non troppo tecniche (di solito) e mediocri in bolina. Mi piacciono. Tanto. Ma non sono le barche giuste per fare una regata, soprattutto un match race.
Ma ormai è fatta. Mancano poco più di 72 ore, e potrete seguire la diretta su La 7, in chiaro, o anche sul web (toh, che strano, le TV non hanno fatto a gara ad accaparrarsi i diritti!).
Anche questa volta Frank Cammas e i suoi devono ritirarsi.
A quanto pare una paratia dello scafo di sinistra ha ceduto, riducendo di parecchio l’integrità strutturale della barca. L’equipaggio ha ridotto la velatura e viaggia ad una decina di nodi nella speranza di raggiungere Capo di Buona Speranza (1700 miglia, mica poche), mentre imperversa la bufera e il mare si forma in conseguenza della depressione che li stava spingendo ad un ottimo passo verso il record.
Per il momento speriamo solo tornino tutti a casa sani e salvi.
L’uso di un’ala rigida al posto della vela non è una novità assoluta, ed in particolare per i multiscafi. I velocissimi “Classe C” la adottano come standard.
La particolarità di quella che vedete nel video è che è molto grande.
E’ iniziata una nuova stagione. E’ iniziata con una bellissima giornata di vela.
Anche quest’anno gli iscritti al campionato invernale di Fiumicino sono parecchi, quasi 90.
Il circolo non ha ancora elaborato gli arrivi in tempo compensato, quindi ho provato a fare da me. Purtroppo alcune barche non risultano ancora iscritte, quindi la nostra posizione potrebbe peggiorare.
Qui potete vedere la classifica per il raggruppamento regata.
Parte fra pochi giorni una delle regate più belle ed importanti del Mediterraneo: la Rolex Middlesea Race.
Poco più di 600 miglia, partendo dal porto di Malta, circumnavigando la Sicilia in senso antiorario, oltre le Eolie e le Egadi, per poi passare a Sud di Pantelleria e Lampedusa, e rientrare quindi a Malta.
Gli iscritti sono 77, solo uno meno dell’edizione “record”.
Fra gli iscritti figura il VOR70 “Intermatica” (Telefonica Black charterizzato da LightBay), che dopo una prestazione probabilmente sotto le aspettative a Trieste si muove in acque decisamente più consone alle sue caratteristiche.
Anche Andrea partecipa, imbarcato su Yes, un x-46 che ho incrociato spesso nelle acque di Fiumicino e Gaeta.
Proprio per conto di Andrea, che per questa occasione lascia “a casa” la sua piccola “Adrenalina”, seguirò in diretta l’evolvere della regata.
Da un certo punto di vista potrei dire che ce la siamo goduta 5 volte più di quelli che sono arrivati in un’ora!
Tanto ci è voluto, 5 ore e 42 minuti per completare le 16 miglia del percorso con ariette mediamente molto leggere (fra i 4 e gli 8 nodi), con una barca non certo brillante soprattutto in bolina.
Da quando sono rientrato il ritmo del lavoro sulla terraferma è stato tale da non consentirmi neanche un respiro, figuriamoci un post. Quindi in attesa di qualche foto curiosa (spero soprattutto in quelle scattate dagli altri membri del mio meraviglioso equipaggio), vi lascio con un frammento della classifica, che ci vede al 1051mo posto (ma soggetto ad aggiornamenti) su circa 1800 iscritti. Not bad!
Ah, ho conosciuto Davide e mancato si un soffio Roberto!
E’ un comodo Sun Odissey 36i. Una roulotte, non certo una barca da regata. Ma d’altro canto la Barcolana non è certo una regata. Cioè, lo è, ma non una qualunque.
Balvanida è il nome di un posto che dalle foto sembrerebbe meraviglioso. Già inserito nelle mete delle prossime vacanze estive.
Si avvicina Ottobre, che come ogni anno si porta appresso due degli eventi più rilevanti in ambito nautico: il salone di Genova e la Barcolana!
La Barcolana è una regata particolare, per molti motivi. E’ una delle più affollate al mondo (quasi 2000 iscritti ad ognuna delle ultime edizioni), e non prevede tempi compensati. Ovvero, chi taglia per primo il traguardo vince. E negli ultimi anni a farla da padrone è sempre stata Alfa Romeo.
L’anno scorso al via anche Shosholoza, una barca da Coppa America, che però non ha dato più di tanto filo da torcere alla barca di Neville Crichton.
Fra le novità nelle entry di quest’anno va segnalata Telefonica Black, charterizzata per l’occasione dal LightBay Sailing Team, squadra tutta (o quasi) italiana, anche se con sede a Barcellona. Al timone, stando al comunicato, ci sarà il triestino Lorenzo Bodini.
I VOR 70 sono barche molto particolari, dotate di canting keel, per supportare l’enorme velatura, e con una linea molto “piatta”, che alle portanti rendono la barca un vero missile. Solo 14 tonnellate di peso. Per avere un confronto, un “normale” 70 piedi (21 metri) in vetroresina (i VOR sono interamente in carbonio) pesa dalle 25 alle 50 tonnellate.
Alfa Romeo 3 è lunga più o meno 65 piedi, dislocamento analogo al VOR70, ma è una barca con caratteristiche diverse (anche dalle precedenti: AR2 aveva la canting keel ed era lunga quasi 100 piedi).
Dopo quello che era successo alle Olimpiadi (una brutta storiaccia coi Danesi, che avevano disalbertato e hanno corso la finale con la barca dei Croati, insomma, una porcheria!), Pietro e Gianfranco salgono sul gradino più alto del podio nella competizione europea che si è appena svolta a Zara.
I 49er (fortinainer!) sono delle barche molto spettacolari e fisicamente impegnative. E sono classe Olimpica. Alè!