Dirigere (o possedere) una compagnia aerea non deve essere cosa facile di questi tempi. Costi dei carburanti alle stelle, concorrenza dei vettori low cost…insomma, un sacco di rogne.
Prendiamo poi i problemi tecnici. Può capitare, come è successo a me ieri, 07/11/2011 con il volo CTA-FCO delle 13.00 operato da BluExpress (BV1769), che, a metà imbarco, per un presunto problema tecnico interrompano l’imbarco, cancellino il volo e ci facciano partire con 5/6/7 ore di ritardo.
Non ho davvero idea di quanto possa essere grave il problema tecnico e quanto costi al signor Blu Express la riparazione. Ho però una vaga idea di quanto ci abbia guadagnato. Invece di far volare due voli pieni al 55% ne ha fatto volare uno pieno al 100% (diciamo…circa 12.000/15.000 euro di risparmio? Se qualcuno ha idea di quanto possa costare un volo Catania Roma me lo faccia sapere, adeguerò), a fronte di un costo pari a:
- circa 100 buoni pasto da 5.20 € (520 €)
- circa 8 passeggeri riprotetti su Alitalia (diciamo 2000 €)
Potrei aver sbagliato le cifre, ma di sicuro un bel risparmio c’è, se non si considerano costi di immagine, ovviamente, e se questa cosa non costa nulla alla compagnia. Devo ancora informarmi se con 6 ore e rotte di ritardo ho diritto a qualcosa.
Ora, il fatto che io scriva questo non deve far pensare che io sospetti ache solo lontanamente che la cosa sia stata fatta apposta. Certo che il fatto che con il volo odierno, stesso CTA-FCO delle 12.00, si stia ripetendo (aggiornamenti in corso…) lo stesso film di ieri, fa quantomeno …..sorridere?
Al momento al gate sono segnate due ore di ritardo.
Buon viaggio…
UPDATE: Pare che oggi stia andando un po’ meglio. La maggior parte dei passeggeri (speriamo tutti) dovrebbero essere riprotetti su voli di altre compagnie, con un ritardo limitato a 3/4 ore.