Non è che proprio faccia a gara con Alberto, però volevo aggiornare lui e gli altri (suoi e miei lettori) che a quanto pare Bea System ha rifiutato il corteggiamento di Oracle (poco romantico offrire una vagonata di sonanti dollaroni! 6.7 Miliardi di dollari, per la precisione), con un atteggiamento che probabilmente farà discutere.
In pratica la posizione del board di BEA è che comprendono – così dicono – che si tratta di una mossa fatta per far capire al resto del mondo che c’è un interesse, e quindi tenere lontani gli altri possibili compratori – si è parlato di IBM e SAP, soprattutto. Se avessero offerto il 25% in più – si sbilancia Trip Chowdhry di Global Equity Research – probabilmente l’affare si sarebbe chiuso.
Se c’è qualcosa di meno romantico di un corteggiamento da 6.7 Miliardi di dollari, è la corteggiata che cerca di tirare su il prezzo!
Tornando al tono serio, e commentando il post di Alberto, mi viene da dire che il motivo dell’interesse di Oracle non è quello di catturare i tanti (ma non tantissimi) clienti BEA, ma quello di costruire una sinergia tecnologica sostituendo al proprio stack (in pratica tutto tranne il DB) l’ottima soluzione di Application Server di BEA. Inoltre, per tenere in ballo anche il tema caro del web 2.0, ricordo che BEA sta spingendo molto, anche su tema dell’enterprise web 2.0, con il suo Aqualogic, mentre mi pare che su questo tema Oracle sia un po’ indietro. Ma sono pronto ad essere smentito.
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Grazie Eugenio, sono corso a ricercare la notizia… La palla passa ora a Ibm, Microsoft, Ca e Hewlett-Packard, altri candidati potenziali all’acquisto di Bea.
A quando un OS Oracle Optimized, basato su kernel Linux magari? A breve vedremo una bella battaglia per RedHat IMHO.
Se davvero riuscissero ad acquistare BEA avrebbero praticamente in mano tutto il mercato J2EE enterprise (mi piace molto più questa definizione che web 2.0 Enterprise, mi dici come si fa a fare soldi con i servizi 2.0????)
Un OS Oracle Optimized? Giace nel mio cassetto il kit “Oracle Unbreakable Linux”, basata su Red Hat Enterprise Linux 4.0. “The Full Stack” promuove appunto la copertina…
Fare i soldi coi servizi Web 2.0 in ambito enterprise? Forse non è una cosa immediata (come lo sono invece gli aspetti legati al viral/social marketing legato ai fenomeno web 2.0), ma certamente, come dimostra appunto lo sforzo economico di aziende come BEA, ci può essere un interesse da parte delle aziende, per lo meno in ottica di efficientamento dei processi di accesso all’informazione o sviluppo di un più produttivo ambiente collaborativo.