I miei ricordi sono un po’ meno netti e nitidi di quelli dell’attentato che di li a qualche mese avrebbe ucciso Paolo Borsellino.
Non di meno, mi ricordo con chiarezza il telegionale, la ripresa dell’autostrada (o meglio della voragine in essa) dall’alto, la faccia di mia madre, seduta davanti alla TV con un gomito appoggiato sulle ginocchia, la mano davanti alla bocca e gli occhi lucidi.
Ed il pensiero al fatto che 48 ore prima, di ritorno dalla gita di terza superiore, ero passato esattamente su quella stessa strada, già condita di esplosivo.
Io non posso dimenticare quest’uomo. Non fatelo neanche voi.