Leggo sul blog ufficiale che l’equipaggio di [tag]Alinghi[/tag], o almeno una buona parte di questo, ha iniziato a fare gli allenamenti con [tag]Foncia[/tag], il catamarano di Alain Gautier, in preparazione per una eventuale (ma quanto eventuale, ormai?!?) coppa america da correre con i multiscafi.
Ora, chi di voi sa qualcosa di vela, capisce subito che sarebbe una cosa tremenda, per lo sport e per lo spirito della coppa, se davvero succedesse così. E badate che a parlarvi è uno che è andato prima sul catamarano che non su qualunque altra cosa galleggiante (se si esclude il traghetto Messina-Villa San Giovanni), uno che di catamarano ne ha avuto ben due, e che sui catamarani ci ha fatto la maggior parte delle regate. Se non altro quelle “al timone”. (Se non altro quelle in cui ho vinto qualche coppa…).
Questo dipende da motivi tecnici: la velocità di un multiscafo è talmente superiore a quella di una normale barca dislocante, che tattiche e strategie diventano in proporzione molto meno rilevanti. Inoltre il “costo” delle manovre (virata e strambata) è tale che converrà farne davvero il meno possibile. Addio tacking duel!
Speriamo bene…
One thought on “Alinghi e Foncia: America’s Cup con i Catamarani?”
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la morte della tattica.
lunghi e penosi lati di bolina, lentissime virate, lati di poppa con gennaker a 200 all’ora per poi ricominciare.
Almeno provassero gli Extreme 40 come Basilica.
Bah!!!
A.