In questo periodo guardo poca TV, neanche i telegiornali, leggo poco (i giornali) e mi documento meno, sulla situazione poilitica, economica e sociale di un paese che sta andando effettivamente un po’ a puttane. Scusate il francesismo, ma come dicono qua, nella capitale, quanno ce vò, ce vò!
Dicevo, leggo e mi documento poco, ma sbircio qualche titolo di giornale qua e là (Su Leggo di oggi, in prima pagina: “Bankitalia, stipendi delle famiglie fermi dal 2000”), scambio chiacchiere coi colleghi (“Ah, ti lamenti? Ma hai sentito che ha detto Mastella?!?”), assorbo un po’ di discussioni dai feed disponibili in rete, e sulla rete stessa scambio opinioni con persone di cui (in qualche caso) non conosco nemmeno la faccia o la voce.
Il risultato è che percepisco che le cose non vadano bene. Cioè…per dirla tutta mi rendo conto che anche per gli altri le cose non vanno bene. Sì, perchè io rosico parecchio, chè a 30 e passa devo buttare un terzo del mio stipendio in un affitto, e che con tutte le altre spese rimane ben poco, e che i servizi in questa città fanno abbastanza pena, e Trenitalia ritarda e Alitalia sciopera e…
E poi…
Poi capita che, su un treno che dalla periferia suburbana di Roma porta verso il centro, incontri una. No, non è il racconto di un colpo di fulmine, lo anticipo subito. Incontri una che nel pur breve tragitto si mette a parlare (a te) della sua vita. 27 anni, due figli, un matrimonio fallito, per cominciare… E questa meraviglia di donna con un sorriso da scaldare il cuore ti racconta di come affronta da un anno anche i problemi di salute, il lavoro che stenta (anche perchè se fai la mamma da quando ne avevi 21…), i genitori che “non approvano”, e così via. Una che la vita le prende a cazzotti, visto che di botte serie dalla vita ne ha avute. E lo fa, come ho detto, con il sorriso sulle labbra e negli occhi.
Ecco, certe cose mi fanno pensare. No, non mi sento sollevato perchè c’è qualcuno che sta peggio. Non mi sento più confidente perchè in fondo i miei problemi sono più “semplici”. Mi sento invece spronato ad affrontali con più energia e concretezza, invece che con un lamento. Energia che sarà sempre un decimo di quella che ci mette lei ogni giorno con marito-figli-genitori-e-altro. Ma pur sempre meglio di un lamento.
In bocca al lupo, sorridente lottatrice.
eh no, decisamente non stiamo messi tanto bene..
l’Italia ultimamente varia una serie di primati in categorie non proprio ottime
(nn si arriva alla fine del mese, i salari più bassi d’Europa, il paese con più tasse, più leggi, un governo da far pena..insomma più tutto..ma in negativo ..:-/. E nn fa di certo piacere..)
uno si ritrova a pensare un po’ alla propria situazione (comune a quella di molti altri) e, come dici, tu rosica inevitabilmente.
E poi ti ritrovi persone come la ragazza che hai incontrato tu, quelle che combattono ogni giorno una battaglia supplementare (perchè magari oltre ai problemi “comuni” ne hanno un’altra dozzina da affrontare), quelle che per forza di cose si sono dovute rialzare immediatamente dopo essere cadute, perchè nn potevano permettersi di “stare a terra”..
E lì concretamente ci pensi su, pensi che forse un po’ di più ci si può impegnare, uno sforzo in più lo puoi fare..(l’Italia è diventata quella che anche perchè in linea di massima il pensiero comune è:”fanno tutti così..perchè io devo cambiare?” “qui nn cambia niente” )
Io sorrido quando incontro queste persone..(come la ragazza che hai incontrato tu) e dico grazie..e mi propongo di non sprecare le mie energie in lamenti (fa bene allo spirito,no?;))
p.s. scusa se mi sono dilungata 🙁
ehm..ho sbajato!!scusami invece di *varia* è vanta..:)