La maggior parte delle volte, quando torno a casa, dopo poche ore, al massimo un paio di giorni, la presenza di altri in casa, siano pure i miei amorevolissimi genitori, diventa motivo di nervosismo. Ma quest’anno, per qualche strano motivo, non è così.
Le coccole della famiglia non sono né maggiori né minori del solito, il cibo è sempre quello eccellente di mamma e soprattutto nonna, e le rimpatriate con gli amici, anche quelle fanno sempre piacere.
Forse dipende dal fatto che è stato un anno più difficile del solito. Un anno probabilmente più pesante del solito. Sicuramente molto stressante.
Allora cercherò di godermi le 3 settimane sabbatiche che ho deciso di prendermi dal lavoro. Ma solo una da passare qui a casa! E nelle serate fredde, ovviamente davanti al camino che adoro!
Spero proprio che i libri ti abbiano tenuto compagnia davanti al camino!!! ciao, Alessandra
Ah, il camino, che bello! Buon anno!
…forse perchè prima non vedevi l’ora di tornare a parlare di PDD, LogServer & Co… 🙂
Gigi
@Alessandra: confesso, non li ho ancora iniziati. Al momento ho sul comodino Uno, Nessuno, Centomila, bellissimo. Mentre ero giù ho quasi finito di leggere Cent’anni di Solitudine, e inoltre un libro scritto da un quasi analfabeta (o in-alfabeta, come scrive lui) siciliano che racconta la sua vita.
@Simo: sono in clamoroso ritardo ma dal tuo blog passo sempre! 😉 Auguri anche a te!!
@Gigi: no, la PDD non mi manca…mi mancate tu, miccio, paolo e pino! Comunque se volete venire a lavorare qui… 😉
Anche se in ritardo… tanti auguri!!! :)) anche io prima o poi avro’ il mio romantico camino!
Condivido le tue letture. La prima è un ricordo lontano ma bello! la seconda è, purtroppo, ancora in pectore. Ma prima o poi… Ultimamente, mi sono cimentata – per la prima volta – in un romanzo di Capote, partendo da alcune riflessioni sul film “Colazione da Tiffany”. Si tratta di una commedia che nel nostro paese, complice il personaggio della Hepburn e l’apparente innocenza del titolo (a dire il vero uno dei pochi non distorti!!!) è sempre stato ammantato da un’aurea di innocenza o, a voler essere più cinici, di banalità. Un veri peccato! o forse no! forse se la “critica” lo avesse realmente compreso, lo avrebbe messo al rogo… Ovviamente, il libro te/ve lo consiglio 😉
valla konuları anlamadım ama resim güzel olmuş