Qualche giorno fa, nell’ambito del “TechCrunch40”, si è completato un contest che ha visto Mint.com premiata come migliore applicazione presentata, e onorata perciò di un premio da 50.000 $.
[tag]Mint[/tag] è un’applicazione per la gestione delle finanze personali, il cui punto di forza è l’integrazione con le interfacce applicative di diverse banche e istituzioni finanziarie, da cui “scarica” i dati delle vostre movimentazioni. Qualche dubbio sul modello di business e sulla sicurezza non bastano a tenere lontani gli utenti, ai quali Mint propone dei risparmi su base annuale (suggerendo per esempio una linea di credito diversa da quella attualmente usata). Un po’ pochino, no?
Dopo una rapidissima valutazione ho deciso che la gestione delle mie finanze è fin troppo semplice per avvalermi di un servizio del genere, che comunque va ad esplorare un settore molto interessante e nel quale altri operatori (avete sentito parlare di Wesabe, recentemente?) sono entrati da poco. Inoltre attualmente pochi degli istituti presenti in Italia supportano l’integrazione.
L’unico servizio veramente meritevole, che si potrebbe secondo me pensare di scorporare, potrebbe essere quello dell’avviso delle fatture o bollette in scadenza, anche se qui da noi la domiciliazione bancaria è un’abitutine molto diffusa.
UPDATE: anche su somewhatfrank l’evento è stato coperto (solo oggi), con l’elenco completo delle applicazioni presentate nei giorni della manifestazione, e inoltre Ian Forrester manifesta qui alcuni dei dubbi a cui accennavo ieri.