Diciamo che gli Americani ci stupiscono raramente, in questo ultimo periodo di ansia da terrorismo, specie quando si tratta di fare mosse che violano la privacy e la libertà dei cittadini. Ora, non che l’Italia si stia comportando molto meglio (vedi recente censura di diversi IP dall’Italia) ma il fatto che un avvocato generale degli USA contesti un principio fondamentale come l’Habeas Corpus (per capirsi, quello che tutela la libertà dell’individuo contro azioni illegali commesse anche dallo stato e dai suoi rappresentanti) è quantomeno preoccupante.
La contestazione è preoccupante, soprattutto perchè pone le basi per un’analoga contestazione quali la libertà di espressione e di religione, per le quali la Costituzione esprime il diritto in forma indiretta.